sabato 29 novembre 2014

Grave Halloween

L'argomento di questo film prometteva davvero bene: parla infatti della famosa foresta dei suicidi, Aokigahara, conosciuta anche con il nome di Jukai. 
"Si tratta di una foresta di 35 km² situata alla base nord-occidentale del Monte Fuji in Giappone. La foresta è composta in gran parte da rocce laviche, caverne di ghiaccio, fitti alberi e arbusti, che frenando l'azione del vento rendono la foresta particolarmente silenziosa. La foresta è conosciuta in Giappone e nel resto del mondo soprattutto per essere luogo di numerosi suicidi, 54 commessi nel solo 2010, nonostante numerosi cartelli, in giapponese e in inglese, invitino le persone a riconsiderare le proprie intenzioni... Il luogo deve la sua popolarità al romanzo del 1960 Nami no tō di Seichō Matsumoto che narra le vicende di due amanti che finiscono entrambi suicidi nella foresta. Tuttavia i suicidi sembra siano cominciati già prima rispetto alla data di pubblicazione del romanzo, col nome di Aokigahara associato ai suicidi già dal XIX secolo, quando gli ubasute (letteralmente "abbandono di una donna anziana") andavano a morire nella foresta, trasformandosi in yurei ("spiriti arrabbiati") che ancora si dice infestino l'area." [fonte wikipedia].
Con una location del genere poteva uscirne veramente un bel film.. peccato che invece ci dobbiamo accontentare di un mediocre filmetto dove i protagonisti sono pressoché irritanti e gli effetti speciali lasciano abbastanza desiderare. La storia si basa su una ragazza, Miko, che vuole recarsi in questa foresta dove si è suicidata la madre naturale due mesi prima (lei è stata adottata quando era piccola), per darle una degna sepoltura. A lei si aggiunge la sua compagna di stanza che vuole immortalare la cosa per farne un documentario da presentare come tesi, e due ragazzi che si occupano delle riprese. 
Ancora non è ben chiaro chi le abbia inviato gli effetti speciali della defunta madre (donna che riesce a far paura più da viva che da morta in quanto a make up), perché prima dice che le sono stati inviati dopo il ritrovamento del corpo.. poi però pare siano stati inviati dalla madre stessa prima di compiere il gesto.. ma ok, magari ho semplicemente capito male io, può capitare. Ciò che però rimane assurdo è che lei vada a cercare il corpo della madre due mesi dopo la dipartita quando sa che per la foresta girano quotidianamente degli agenti di polizia [cosa per altro vera: "... dal 1970 si è costituita una speciale ronda, composta da ufficiali di polizia, volontari e giornalisti, addetta alla ricerca e alla rimozione dei corpi"]che recuperano i corpi dei defunti suicidi.. a chi vuole dare la degna sepoltura, quindi?? Insomma, troppi buchi già solo nella trama, ma la parte peggiore avviene poi dopo la prima mezz'ora di film, quando cominciano ad esserci effetti speciali un po' penosi e sale la voglia di picchiare brutalmente la protagonista. 
A questo punto, vi consiglierei di guardarvelo solo per le riprese della foresta, ma a ben pensarci, potete guardarvi delle foto su google e risparmiarvi 89 minuti della vostra vita!
Foresta dei suicidi? Magari è più il film che vi indurrà al suicidio!

Vi lascio comunque il link nel caso foste depressi! Grave Halloween - Cb01



venerdì 21 novembre 2014

The Occupants

Appena ho visto che la protagonista era Cristin Milioti mi sono chiesta come poteva essere un film horror.. a me quella ragazza fa troppa tenerezza! Ha un viso dolcissimo e anche un po' monoespressivo a dirla tutta.. (per chi non lo sapesse, l'attrice in questione è la famosa "mamma" di How I met your mother). Durante le scene drammatiche, infatti, secondo me non è riuscita a trasmettere le emozioni che avrebbe dovuto, è tutto molto freddo e distaccato.
Già da subito. è un film che non sa acchiappare l'attenzione, mio marito avrebbe voluto staccare, ma io sentivo che c'era qualcosa che mi interessava (infatti avevo già intuito che c'era uno sfondo psicologico) e volevo vedere come si evolveva e dove andava a finire.
Il problema è che, dopo aver seguito scene scontate ed emozioni poco coinvolgenti, il finale lascia tante domande e troppi dubbi.. e non sono quei quesiti dovuti all'interesse verso la storia, ma piuttosto vere e proprie perplessità sulla possibilità e la coerenza di quello che accade. Anche nell'impossibile ci dovrebbe essere un fondo di verità. 
Insomma perché accade? Ha un senso? E poi perché finisce così? E le persone coinvolte come fanno a reagire in quel modo?
Mah.. non credo valga la pena di vederlo, se vi interessano argomenti come la schizofrenia, i disturbi mentali ecc. potreste trovare un minimo coinvolgimento, altrimenti tenete vicino cellulare o tablet almeno vi tenete occupati (e svegli)!

Link per guardarlo in streaming: The Occupants - Cb01


martedì 18 novembre 2014

Ouija

Generalmente, io e mio marito siamo quasi sempre d'accordo sull'indice di gradimento di un film.. ma questa volta assolutamente no.
Mentre a lui è piaciuto questo Ouija, io l'ho trovato terribilmente noioso, lento e scontato. 
Come gran parte delle persone sa, la ouija è la tavola con le lettere usata per fare le sedute spiritiche e io, alla giovane età di 14/15 anni ero solita usarla disegnandola semplicemente su un foglio e usando un tristissimo bicchierino di carta come indicatore (planchette). Quel che successe durante le mie sedute, vero o falso che fosse, mi ha intrigato, spaventato ed ammaliato, pertanto appena ho visto un film del genere, ho deciso di vederlo subito.
Partiamo con due amichette del cuore che decidono di usare la tavola ouija per gioco, poi c'è un mega salto temporale e le ritroviamo già adolescenti, ancora tutte amorose e mielose, e da lì partono le vicende che scriveranno la trama del film. 
Suspance: zero.
Idee intelligenti: zero.
Più di una volta viene l'istinto di prendere a testate la protagonista per farla ragionare. Il finale l'ho azzeccato in 5 minuti. Hanno tentato di trarre in inganno, peccato che non ci sia cascato nemmeno il mio gatto. 
Insomma, secondo me è veramente noioso, per teenagers e non va da nessuna parte.. e per favore qualcuno faccia le sopracciglia alla sorella della protagonista perché sono più horror quelle che tutto il film!
Come detto inizialmente però, a mio marito è piaciuto, quindi guardate voi stessi e decidete da che parte stare :D

Link per "gustarvelo": Ouija - Cineblog 


lunedì 17 novembre 2014

Jessabelle

Ragazzi.. questo sì che vuol dire trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato!!
Una storia veramente bastarda, una ragazza che dopo un incidente, torna a casa del padre per la riabilitazione, e trova delle videocassette lasciatele dalla madre prima di morire.... 
Film molto carino, per tutto il tempo io e il maritino abbiamo ipotizzato tutte le possibili soluzioni e nonostante io sia sempre riuscita a "spammare" il finale, questa volta ci sono solo andata vicina (sì, lo so, è odioso vedere un film con me, ci azzecco sempre.. ma non è colpa mia se ho una mente contorta e malata!!). Questi sono i film che mi piacciono.. ad essere sincera non ci sono stati grandi effetti scenici né scene madri, ma penso che nel momento in cui ti ritrovi a parlare della trama durante e anche dopo la fine, vuol dire che quel film ha fatto centro, ti ha assorbito e portato a doverne discutere. Ti ha coinvolto e questa è una delle cose migliori che un film possa fare. 
Finora, per riassumere, posso dire di aver trovato diverse tipologie di horror:
  1. quello che dopo poco dici "che merda" e lo togli
  2. quello che continui a vedere giusto per capire se avrà un senso prima o poi (che differisce dal primo solo perché fa meno ribrezzo e decidi di vederlo lo stesso)
  3. quello che sai che è stupido ma non ti infastidisce e tanto non avresti di meglio da fare
  4. quello che dopo che è finito pensi "ma veramente??" e vorresti riavere indietro quei minuti di vita persi
  5. quello che ti prende e vuoi vedere come finisce
  6. quello che ti fa riflettere e ne parli durante ma anche dopo
  7. quello che alimenta i tuoi istinti omicidi e la voglia di sangue e violenza (perché alla tipa che si lancia nuda, da sola, in piena notte in un lago desolato DEVE per forza succedere qualcosa! Lo desideri ardentemente!)

 Jessabelle rientra del tutto nella categoria 6. E poi.. giuro che non è fatto apposta.. il produttore è sempre Jason Blum, quello di Insidious (ma anche di Paranormal Activity, Sinister, Oculus ecc.).
Insomma, ve lo consiglio! Buona visione!

Link per vederlo in streaming: Jessabelle - Cineblog


sabato 15 novembre 2014

Annabelle

Per rimanere in tema, ecco lo spin-off di The Conjuring: Annabelle.
All'inizio di The Conjuring, per presentare i coniugi Warren, viene mostrata velocemente la storia di due ragazze che hanno avuto problemi con una bambola posseduta: Annabelle. 
In questo film si torna indietro nel tempo per narrare le vicende che hanno originato il potere maligno contenuto in questa bambola. 
Non vi racconterò la storia, per lasciarvela scoprire durante il film, però posso dirvi che non mi ha colpito molto, né come trama né come film e nemmeno come cast. Con questo non voglio certo dire che sia un brutto film, scorre bene e si lascia guardare, ma non ha una gran presa, non è di quelli che vuoi sapere per forza come andrà a finire, oppure che ti lascia lì fermo a pensare per ore una volta terminato. Semplicemente lo si guarda, punto. Dal trailer e dal mormorio attorno ci si aspettava molto di più, considerando anche il fatto che le bambole sono un gioco infantile che fa tanta paura messo in un film horror (un po' come i clown.. e chissà che film sta uscendo ultimamente..), invece è tutto molto tranquillo, la notte dormi sereno e non hai nessun raptus omicida verso le bambole che vedrai in giro. Insomma, guardatelo perché comunque è un buon modo di passare qualche ora davanti alla tv, ma non aspettatevi il capolavoro del secolo né qualcosa di sconvolgente che rimarrà nella vostra vita!

Link per guardarlo in streaming: Annabelle - Cineblog



venerdì 14 novembre 2014

L'Evocazione - The Conjuring

Giusto per continuare il filone delle possessioni, vi parlo di The Conjuring, film molto nominato quest'anno perché è uscito il suo spin-off a ottobre, Annabelle.
Dal regista di Insidious, James Wan (questo tizio comincia davvero a piacermi un sacco!), un altro capolavoro che riprende una storia vera ed è basato sui fatti riportati dalla coppia di ricercatori del paranormale Ed e Lorraine Warren, le cui esperienze in precedenza hanno già ispirato film come Amityville Horror e The Haunting in Connecticut (altri due film che adoro). 
Si tratta di una classica casa infestata sulla quale vengono chiamati ad indagare i Warren, famosi demonologi americani che hanno partecipato e risolto più di 10.000 casi tra Stati Uniti ed Europa. 
Il film scorre molto velocemente, le scene paurose non mancano e il tutto risulta avvincente e ti tiene incollato davanti allo schermo dall'inizio alla fine. Ottima interpretazione dei due protagonisti, rispettivamente Vera Farmiga e Patrick Wilson (il papà di Insidious, ma guarda un po'!), che hanno saputo rendere perfettamente l'idea di una coppia cattolica dedita ad aiutare il prossimo a qualunque costo. Veramente un bel film quindi, degno d'essere visto e gustato in tutta la sua interezza. 
Seppure differente dalla storia originale, non cade nel surreale né diventa banale, viene solo leggermente accelerato e amplificato per intrigare di più lo spettatore. 
Nonostante io odi i film sulle possessioni, devo ammettere che questo film è veramente fatto bene e vi consiglio di guardarlo dall'inizio alla fine, soffermandovi anche a scorrere le foto reali che vi presenteranno durante la sigla finale.
E' previsto un sequel per il 2016 e ovviamente sarò una delle prime che andrà a vederlo! 

Vi lascio il link per correre a guardarlo: The Conjuring - Cineblog


giovedì 13 novembre 2014

The Possession Of Michael King

Probabilmente vederlo in piena notte non è stata un'ottima mossa.. ci siamo fatti certi salti sul divano che erano solo da mandare a Paperissima.. 
Senza averlo programmato, sto facendo serate "possession" e ieri mi è passato tra le mani questo film appena uscito con alla regia un neofita David Jung (con il quale condivido una grande passione per Stephen King ma soprattutto per Jack Torrance). 
Il film parte presentando velocemente Michael e la sua famiglia: una bella coppia innamorata con una figlia piccola. La moglie muore in un incidente e Michael, distrutto dalla perdita, incarognendosi con un Dio a cui non crede e contro la convinzione della moglie nella chiaroveggenza, decide di creare un documentario per dimostrare l'assoluta inesistenza del bene e del male. Diventerà lui stesso cavia di riti di qualunque tipo, passando attraverso professionisti come demonologi e negromanti, cercando di far trapelare la verità e smascherare quelli che crede essere solo ciarlatani. Ed in effetti, inizialmente sembra avere proprio ragione..
Devo dire che a me è piaciuto molto e così anche a mio marito. Il punto di vista scettico e la visione stile documentario, pur non essendo niente di originale, riesce ad intrigare e a catturare l'attenzione. Le domande che Michael si pone sono un po' quelle che hanno tutti e vedere come cerca le risposte, è un po' come se si fosse preso la briga di farlo per noi. 
Purtroppo verso la fine diventa un po' piatto, ma non per questo mi sento di doverlo screditare. Ci ha fatto saltare in aria almeno tre/quattro volte, pur non essendoci mostri, sangue ecc. riesce a spaventare comunque (infatti io mi spavento molto di più per le facce umane vagamente deformate piuttosto che veri e propri mostri.. per esempio io odio a morte quando spalancano le bocche tipo nel film Esp!!). 
Insomma veramente un bel film, ottima trama presentata e sviluppata bene!
p.s. come al solito gioco sempre a trovare un attore sconosciuto visto in qualche film/telefilm e puntualmente vinco sempre.. la sorella di Michael è Julie McNiven, ovvero Anna, l'angelo caduto di Supernatural ;)

Link per assaporarvi il film (possibilmente di notte e con il volume alto): The Possession Of Michael King - Cineblog



mercoledì 12 novembre 2014

The Possession

Passando tra gli scaffali di Saturn, mi è saltato subito all'occhio la copertina di questo dvd: l'immagine è semplice ma efficace, devo dire che mi è piaciuta subito. Sperando che il film fosse degno della copertina, l'ho guardato la sera stessa. 
Che dire?
Innanzitutto appena ho visto il protagonista ho cominciato a ridere: Jeffrey Dean Morgan (per chi non lo conoscesse, è il "famoso" John Winchester, padre di Sam e Dean in Supernatural) e per tutto il film vai di battute sul fatto che la sapeva lunga lui! In effetti è stato un peccato perderlo già nelle prime serie di Supernatural (ora siamo alla decima!), mi piaceva come personaggio ma soprattutto non è male come attore, quindi sono stata contenta di rivederlo in azione.  
Il film parla della storia di una scatola (dybbuk box), che secondo la tradizione ebraica (finalmente si cambia religione, per una volta mettiamo da parte preti e Chiesa), è in grado di contenere uno spirito maligno (dybbuk o dybbuq) e di una ragazzina che ne diventa proprietaria e che man mano verrà posseduta dallo spirito sotto lo sguardo preoccupato di due genitori alle prese con un divorzio.
Una storia semplice ma che riesce a prendere e a farti gustare il film nonostante l'assenza di colpi di scena o momenti da brivido. Non aspettatevi salti sulla sedia o scene splatter, c'è ben poco di horror, ma l'accattivante mano che esce dalla bocca o la scena nella quale la ragazzina intravede delle dita che le escono dalla gola, sono veramente qualcosa di magnificamente sinistro!
Il finale è ovviamente scontato in tutte le sue parti, dalla fine della ragazzina, il padre, la famiglia, il rabbino ecc. ma non per questo c'è da rimanerci male. 
Insomma, non voglio dire sia un filmone d'autore, ma è sicuramente un buon modo per passare una serata, ammirando anche la bravura della ragazzina (Natasha Calis) che mi ha ricordato un po' l'inquietante Jodelle Ferland.

Link per gustarvi il film: The Possession - Cineblog